Una casa in collina
Questa è la casa di Francesca e della sua piccola Ida, che sorge su un terreno in collina, dalle parti del fiume Ravone.
Dopo l’università, Francesca è riuscita a tornare nei luoghi della sua infanzia, e a ristrutturare il rustico di fianco alla casa dei genitori.
Tommaso, il papà della piccola Ida (che per inciso è anche l’artefice del nostro sito internet) ha contribuito molto a concepirla, ristrutturarla e arredarla, realizzando anche, con grande talento manuale, alcuni mobili su misura.
Anche se si tratta di una abitazione in continuo cambiamento per quanto riguarda l’arredo, abbiamo deciso di realizzare uno shooting per condividere con voi la sorpresa suscitata da alcune intuizioni estetiche e dalla creatività degli interni.
La casetta, che sorge nella posizione di una vecchia casa colonica – di cui ricalca esattamente stile e dimensioni, dal tetto mansardato all’intonaco rosso, alle imposte verdi – richiama lo stile tradizionale delle case di cui è disseminato il territorio bolognese.
Tuttavia in fase di ricostruzione, per esaltare la continuità dell’edificio con l’esterno, sono state aperte delle grandi finestre su entrambi i piani. Da queste finestre è possibile ammirare il bel paesaggio delle colline di Casaglia.
Il piano terra ospita la zona giorno, mentre due rampe di scale, che separano il salotto dal bagno e dalla cucina, consentono di salire alla zona notte.
Ogni ambiente è caratterizzato da un mood modernista e eclettico e la casa è disseminata di mobili vintage, alcuni ridipinti.
Come noi, Francesca ama creare dal nulla e recuperare vecchi oggetti ricontestualizzandoli e rivisitandoli con spirito giocoso.
Creatività, calore e semplicità regnano ovunque: la grande libreria del salotto è piena di vecchie edizioni di romanzi, dai cesti accanto al divano escono lavori a maglia, gli armadi traboccano di borse e vestiti vintage, in camera della bimba non mancano abitini delle bambole e giocattoli appartenuti alla sua mamma quando era piccola.
In cucina accanto al frigo c’è una colonna di libri e ricettari che arriva quasi fino al soffitto. Sulla finestra, c’è un cesto sempre pieno di verdure e frutta di stagione consegnata a mano da un amico agricoltore. In bagno, accanto allo specchio compare una piccola collezione di ex-voto.
In giro per casa ci sono alcuni iconici pezzi di design: la luce Splügen Bräu dei Fratelli Castiglioni scende sopra il tavolo da pranzo, accanto al divano del salotto c’è il portariviste Kartell di Giotto Stoppino, la lampada Toio (sempre di Castiglioni per Flos) illumina lo studio di fianco al divano letto Anfibio di Alessandro Becchi.
Adoriamo la casa di Francesca per il suo stile ispirato agli anni cinquanta, ma anche molto personale, per il mélange di vecchio e nuovo, per la caotica vitalità degli ambienti.
Perché, come dovrebbe essere ogni casa che si rispetti, è un luogo aperto, luminoso, creativo e accogliente.
