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Una casa piena di personalità

Le foto che vedete sono state scattate a casa di Elena, una delle tre decoratrici di Labò, che la abita con sua figlia Nina e il suo compagno Marco. Queste immagini mostrano solo alcune delle stanze del grande appartamento su due piani che meriterebbe di essere fotografato in ogni suo angolo, perché tutto è stato studiato con grande cura e amore dalla sua proprietaria. Elena ha pensato la sua casa in ogni piccolo dettaglio, cambiando leggermente il mood da un ambiente all’altro e lasciandosi ispirare di volta in volta dalle sue diverse passioni, dall’arte contemporanea alla cucina, dalla musica al cinema, dal vintage alla botanica. 

Salendo le scale che conducono dall’ingresso alla sala, si incontra a destra la cucina moderna e funzionale, inondata di luce, che si apre su una veranda e su una grande terrazza piena di piante. Il salotto, sovrastato dalle travi in legno del soffitto e dalla mansarda, ospita i divani in pelle, un mobile tv anni cinquanta, un dipinto dell’artista contemporaneo Dim Simpaio, una zona con dj-set e un camino in pietra. La camera matrimoniale, decorata nei toni dell’azzurro, è scaldata da un bel cassettone in legno antico su cui è appeso un poster del film Manhattan di Woody Allen. Il bagno privato è caratterizzato da colori naturali ed eleganti dettagli shabby-chic come le tende in lino ricamate e cesti in vimini. Nella camera di Nina, che è piuttosto grande, Elena ha dipinto la parte bassa dei muri in verde menta, per abbracciare lo spazio e armonizzare l’ambiente. Al piano superiore si trova una mansarda con una camera da letto, una biblioteca e un bagno con lavanderia. E voilà, il nostro primo breve home tour è completo. 

Piccoli dettagli del backstage: le foto di questa casa sono state scattate insieme alla nostra architetta Alessandra nel dicembre 2020, ma hanno dovuto attendere fino ad ora per trovare il luogo e il momento giusto per essere diffuse; il nuovo sito di Labò Homedecor è divenuto la spontanea sede editoriale in cui cercheremo di postare regolarmente shootings di interni bolognesi appartenenti ai nostri clienti, conoscenti, amici. 

L’idea OVVIAMENTE non è nuova, e viene da anni di consultazione degli home tours di siti quali l’australiano “The Design Files”, l’americano “Design Sponge”, e ancor prima A. D. Architectural Digest, ma nasce anche molto naturalmente dal nostro lavoro. Con questa rubrica ci piacerebbe condividere con voi le soluzioni inedite, strategiche, decorative o architettoniche, temporanee o definitive, che le persone adottano per vivere nelle case che incontriamo. 

Sicuramente uno degli aspetti che amo di più del mio lavoro è la scoperta di tanti angoli privati e nascosti di Bologna. In questa città non mancano case lussuose realizzate ad arredatori e architetti, ma io amo frequentare e lavorare anche negli appartamenti più semplici e spontanei. Spesso incontro interni familiari, originali, pieni di creatività e accoglienti, costruiti negli anni secondo il ritmo lento dei bolognesi, che non esiterei a definire radicati, stanziali e un pò tradizionalisti. In verità la maggior parte delle case che visito mi colpiscono per il caos vitale che ne scaturisce. 

Ma Bologna è nota anche per essere una città colta e ricca, e per essere sede di eventi internazionali legati al design, all’arredamento e all’arte, dal Cersaie, alla Design week, alla storica Artefiera. Con questo filone editoriale, di natura sociale (o meglio “socievole”) e indubbiamente estetica, mi piacerebbe capire quanto e in che direzione le case di Bologna si stanno evolvendo, se rispecchiano la personalità aperta e curiosa dei suoi abitanti e se la sfera domestica della città ha assorbito spunti dai maggiori eventi culturali che qui hanno avuto luogo.

Prima del 2020 Bologna stava vivendo una fase di esplosione del turismo e degli affitti brevi che ha provocato una drastica riduzione dell’offerta immobiliare e un innalzamento dei prezzi delle locazioni. É  ancora difficile stimare quale sarà la portata e l’impatto economico sul mercato immobiliare della pandemia, ma questa rubrica di home tours oltre a documentare lo stato attuale delle realtà abitative bolognesi, potrebbe contribuire a fornire qualche elemento di riflessione sulle risorse locali per orientare le persone nelle loro scelte e nei loro investimenti.

 

 

 

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